giovedì, maggio 18, 2006

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 5/6)


Ad un certo punto apparve davanti ai miei occhi una strana donna con dei lunghi capelli ricci e degli occhiali quadrati stile neorinascimentale che mi portò in una stanza e mi fece accomodare su una poltrona molto chic a forma di snorky.
Subito mi chiese se ero un semplice viandante sperduto oppure uno dei tanti che invano cercava di carpire le sublimi arti della semiotica.
Appena le fu chiaro che ero lì solamente per scopi filosofici se ne andò dalla stanza dicendo queste parole:
"La somma sacerdotessa sarà presto qui per provare il tuo valore.La semiotica delle azioni elegiache non può essere imparata da un
qualsiasi stolto viandante".
Io non ebbi paura di questa minaccia,infatti ero sicuro del fatto mio e di quelle preziosissime cassette che mi avevano chiarito tutto quello che ancora mi rimaneva oscuro.
Dopo qualche minuto vidi scendere dalle scale una donna che però apparentemente sembrava la stessa che mi aveva accolto,ma solo con i capelli lisci e le lenti a contatto.
Si presentò come la somma sacerdotessa e si spoglio dei suoi vestiti davanti al mio sguardo incredulo.
Non ero abituato a tale evento poichè in passato non mi ero mai azzardato a toccare una donna
perchè mi fidavo di mia mamma che, quando ero piccolo, mi diceva sempre che le donne erano cattive e si facevano sposare per poi rubarti la casa e la felicità attraverso avvocati e cavilli legali.
Mi fece rimanere avvinghiato a lei per 10 interminabili giorni parlando di semiotica del bene immutabile mentre facevamo strani riti che non avevo mai visto in nessuna delle famose videocassete degli orsi.
All'alba del decimo giorno con grande stupore mi guardò e disse:"Tu sei l'unico che è riuscito a superare la prova ed ora la tua preparazione sulla semiotica è completa.Puoi andare!".

1 commento:

Anonimo ha detto...

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