giovedì, agosto 09, 2007

Come conquistare telefonicamente ed in modo anonimo una ragazza

Mi è arrivato un bizzarro messaggio della 3...
Ogni volta che lo rileggo mi inquieta sempre di più.


3 CONSIGLIA
Vuoi dirle che ti piace ma non hai il coraggio?Invia un SMS segreto. Scrivi: NumCel+testo (es.392xxxxxx ciao) e invia al 48383 il costo è 0,5E info zig.it


Mi sorgono diverse domande:
Come fa a rispondermi?
Ma specialmente, come fa a sapere chi sono?
Se deve sapere chi sono perchè mando un messaggio segreto?
Se non deve sapere chi sono perchè mando messaggi segreti?
Prima o poi manderò un messaggio anonimo come nell'esempio,scrivendo solo ciao.
A questo punto mi viene da pensare che 3 sia veramente un magic number.

sabato, luglio 28, 2007

Trovare l'anima gemella alla sagra del tortello nella lastra

Questo post è un ritaglio di vita...
Volevo uscire un attimo dai miei ragionamenti filosofici e fare partecipi tutti di quello che mi è accaduto.
Tempo addietro,mi iscrissi ad un sito online di incontri sperando di trovare finalmente la mia anima gemella.
Appena ebbi la risposta volli subito conoscere questa persona che,secondo il loro cervellone, era totalmente affine a me.
Ci siamo finalmente incontrati e posso dire che effettivamente mi somiglia moltissimo e la cosa non può che rendermi felice.
Siamo andati subito molto d'accordo e poi dal viso mi è sembrata subito una persona interessante.
Allego una delle foto del nostro primo incontro perchè voglio rendere partecipi tutti della mia felicità.

FOTO

lunedì, luglio 16, 2007

Empatia monomiale di una felicità non rappresentabile nell'intorno surreale dell'inconsistenza paradossale

Tempo fa sognai un koala in giacca e cravatta che si proponeva di vendere in maniera apparentemente subdola alcune tariffe telefoniche molto convenienti di una compagnia turca diventata leader nel settore in poco tempo.
Fui subito affascinato dal suo modo di fare molto signorile e distinto ma nello stesso tempo losco e tendenzioso.
Senza dubbio alcuno accettai la sua offerta meno conveniente e me ne andai con un sorriso strafottente tra i denti.
Dopo poco mi risvegliai pensando al possibile significato di alcune asserzioni fatte da quella dispotica creaturina.
Mi recai senza indugio da un mio vecchio amico famoso per la sua propensione alla lettura dei sogni.
Sapevo che recentemente aveva trovato lavoro come commesso full-time in una osteria, frequentata da prelati e scaricatori di porto, nominata "la bottega del misogino".
Quando gli parlai del sogno mi disse che quel koala aveva già truffato molta gente durante la loro fase rem ed era ricercato ed accusato di ricettazione e appropriazione indebita di alcune tariffe telefoniche usate esclusivamente a scopo didattico.
L'unica cosa che mi rimaneva da fare, a quel punto, era fare una denuncia verso ignoti o verso qualche persona giuridica presa a caso nell'elenco telefonico, sperando che quella ignomignosa creatura fosse presto catturata e assicurata alla giustizia.


(Prossimamente verrà inserito anche il nostro esoterico narratore "la gallina recalcitrante")

martedì, giugno 12, 2007

Come essere felici vedendo la lava che ci distugge casa

Devo un'attimo scostarmi da i miei interessanti dibattiti filosofici...
Non potevo non mostrarvi uno dei litigi più formativi che io abbia mai visto.
Questo è diventato un punto di riferimento per me e non posso andare a letto senza vedermelo almeno una volta.

giovedì, giugno 07, 2007

La capnomanzia divinatoria di un gelataio part-time

Ieri notte mi svegliai iprovvisamente con un contestabile interrogativo...Da dove viene il gelato? Ma soprattutto, da dove proviene quella sporadica risolutezza assiologica che ognuno di noi indiscutibilmente trova ogni giorno nell'autarchia domotica ?
La prova ontologica che potrebbe non esistere in un insieme di Venn potrebbe esistere in uno spazio topologico insalubre?
Non potevo stare altro tempo con queste volitive e voluttuose perplessità così pensai immediatamente di trovare la soluzione nel metodo divinatorio della caffeomanzia.
Allora mi rivolsi ad una garbata vecchierella delle valli di comacchio che, con somma sgarbatezza, mi preparò una tazzina di caffè irlandese non potabile.
Sapevo che leggere e scrivere un fondo del caffè non era facile, bisogna innanzitutto aver fatto la prima elementare e avere una buona conoscenza di quest'arte che si acquisisce solo dopo molte notti insonni.
Personalmente, ho visto luminari dell'occulto leggere anche i fondi della spuma al cedro o del vin brulè ma questo mi lasciava sempre un amara convinzione che si trattasse di una scienza non certa e che quelle anguste previsioni fossero pure invenzioni. Con il caffè era diverso. Mi fidavo del caffè.
Vidi la vecchia signora osservare attivamente il fondo della tazzina per ore con occhi pieni di inconsueta malinconia e così rimasi ad aspettare il suo resoconto gustando del vin santo acido e alcune ciambelle rese insapore dal passare degli anni.
Improvvisamente cadde in trans e con un occhio chiuso cominciò a dettare alcune formule matematiche per calcolare il volume della calotta sferica di raggio r. Pensai di poter riuscire a carpire ciò che mi interessava e la stetti ad ascoltare incuriosito per qualche settimana.
Parlò per giorni di carretti siciliani, carrellini cinesi e carrozzoni che vanno avanti da se.
Al termine di questo interminabile excursus si risvegliò dallo stato di trans e si ricordò che doveva andare a pagare l'ICI e scappò senza tornare mai più.
Ancora oggi rimango con il dubbio pensando, che se quella signora non avesse avuto da pagare quella stravagante tassa sugli immobili, ora saprei le risposte alle mie domande.



(Per ascoltare il post vocale cliccare nella palla su cui è seduta la gallina recalcitrante con la chitarra)
La capnomanzia div...

domenica, maggio 27, 2007

L'alliterazione binomiale di un concetto allegorico

Tempo fa durante una visione mistica durata alcuni giorni , parlai con una mia lontana zia peruviana defunta su come il metodo socratico dei quadrati magici avesse un così importante impatto sulla teoria delle mappe di karnaugh.
Non nascondo che sono stato molto innervosito dal suo fare strafottente e privo di prese di posizione sull'argomento ma nonostante tutto cercavo di farle aprire gli occhi sull'immoralità delle sue testificazioni di spontanea promissione.
Lei dal canto suo, mi fece notare, con composta tracotanza, che le mie inesplicabili ipotesi avevano un fondo di banale inclemenza che lei ritrovava frequentemente in un malcostume di alcuni filosofi partenopei che insegnavano la psicosomatica olistica dell'assurdità di una psiche umana indecorosa.
A quel punto dovetti ricredermi su quel che riguardava il suo e il mio filone di falsi ed inutili aforismi.
Allora,colto da un temporaneo sgomento, le chiesi cosa significava per lei essere cullata nel grembo dell'ignota improntitudine di questo infondato e onirico vivere la parallelità come in una goccia di sapone di marsiglia nata da un incurante e armonica scintilla di infondate idee di falsa e fittizia natura.
Lei, con un ghigno di indifferenza, come di chi avesse la risposta a quel non banale quesito , cominciò a cantare uno strano tormentone che anni prima aveva turbato la mia infanzia.
Terminata la triste melodia mi risvegliai improvvisamente nudo e infreddolito in un campo di papaveri e viole.
Subito dopo compresi le parole di quella cara donna e le resi mie come un tesoro di inestimabile valore.


Per ascoltare il post vocale bisogna cliccare nella palla sotto la gallina con la chitarra.
alliterazione bino...

giovedì, maggio 24, 2007

La voce di un insolente gallina recalcitrante

Ecco il mio primo esperimento di post vocale. (Bisogna premere la palla su cui è seduta quella specie di gallina ammaestrata che suona la chitarra)

The insolent Voice...

mercoledì, maggio 09, 2007

Il telefono molesto

Mi è arrivata questa chicca da un mio amico.
Risale a 2 anni fa :).

Jac contro Yak

L'inevitabile guerra che è dentro di noi :)

giovedì, maggio 03, 2007

La felicità dentro una bolla di neve

Che sensazione può dare vivere sapendo di non vivere?
Che sensazione può dare imparare a vivere quando non si è più tempo per farlo?
Che sensazione può dare crescere dietro un vetro osservando gli altri vivere?
Che sensazione può dare scoprire ad un certo punto della vita che quella barriera trasparente è stato costruita proprio da noi?
Chiunque si faccia queste domande non può non cercare di conoscere meglio se stesso ricercando dentro di se le cause della costruzione di queste barriere.
La mia barriera è sempre stata la timidezza,la sicurezza di non piacere agli altri e la scarsa autostima che ripongo in me stesso.
Vivere era veramente come guardare l'esterno da dentro una bolla di neve, non riuscendo a raggiungere in nessun modo chi era all'esterno.Nonostante cercassi di tendere la mano riuscivo a toccare solo il vetro e la stessa cosa veniva fatta da chi era all'esterno.Devo essere molto grato a coloro che mi hanno teso la mano seppur riuscendo a toccare solo il vetro...queste persone mi hanno dato la forza un bel giorno di riuscire a frantumarlo.Probabilmente ora sarò rinchiuso dentro un vetro più grande e molto più difficile da distruggere però vivo finalmente stringendo coloro che prima potevano solo tendermi la mano senza mai raggiungerla.

domenica, marzo 04, 2007

La triste tristezza di una deprecabile drammatica infelice sfortunata tragica e infelice realtà dei fatti

Arriva prima o poi nella nostra vita una triste ma ponderata sentenza della persona a cui teniamo di più e voi siete obbligati per il bene di entrambi ad allontanarvi.
Questo è il mio momento...
Pensavo di essere più forte e in passato forse lo sono stato..
Semplicemente non mi era realmente chiara l'importanza di questo sentimento e l'ho sottovalutato stupidamente.
E' un periodo di stallo per me e mi accorgo di essere infastidito sempre di più dalla presenza della gente e cerco il più possibile di stare solo e parlare con l'unica persona che ha veramente voglia di ascoltarmi (anche perchè sotto sotto è costretta a farlo).
Ovviamente quella persona è l'unica che non mi abbandonerà mai ed è l'unica che mi ha seguito ed assistito tutta la vita dandomi spesso dei consigli sbagliati e mi ha aiutato a crescere.Quella persona sono io :(.
Spero di trovare presto una persona che gli faccia compagnia e con cui possa dividere i momenti belli e brutti...spero con tutto il cuore che questo mio caro amico raggiunga questo traguardo...
Lo spero tanto.

domenica, febbraio 18, 2007

Il ritardo anticipato di una dolce incertezza

Vi è mai capitato di perdere un treno importante?
Era forse troppo in anticipo oppure proprio quella mattina avevate fatto troppo tardi?
Ricordo ancora quando nei pressi della stazione, nonostante sentissi una voce che mi avvisava della sua partenza, non mi sono preoccupato e l'ho lasciato andare via.
Ancora oggi vedo ripassare quello stesso treno ma ahimè il mio biglietto è ormai troppo vecchio per essere utilizzato e nella stazione dove mi trovavo non esistevano biglietterie.
I biglietti dovevano essere fatti solo all'interno del treno.
Ora quel treno ha cambiato fermate e lo posso vedere solo passare e sparire in lontananza senza poter fare nulla.
E' necessario rispettare gli orari della nostra vita se vogliamo prendere i suoi treni o dobbiamo accontentarci di vederli andare via.
Se avessi dato la giusta importanza a questo treno forse ora sarei in un'altra stazione o chi lo sa....probabilmente sarei ancora seduto sulle panchine della vecchia stazione ma con un bagaglio diverso.
Nella stazione in cui mi trovo ora ci sono nuovi orari ma al contrario di quelli vecchi non riesco più a leggerli con chiarezza.
Il mio destino ora è aspettare i treni che verranno mentre ragiono sugli sbagli che mi hanno portato ad essere ancora seduto là.
I treni della vita però non hanno binari e sono guidati spesso da persone che ci vogliono bene.
Loro possono decidere di farli tornare indietro e farci salire nonostante il ritardo.
Questi binari sono i nostri stessi limiti e le nostre paure.
Il treno che ho perso in passato ha ora dei binari diversi e non è giusto che mi stenda sui binari per farlo fermare...
Se lo facessi deragliare non me lo perdonerei mai e se dovessi essere investito non sarei in grado di reagire.