mercoledì, maggio 24, 2006

L'incoerente perseveranza dell'ignoranza apparente

Tutte le volte che devo pulire il bagno penso all'incoerente complessità della psiche umana e alla fragilità di certi meccanismi psicologici che, quando si parla di Umberto Eco, ci inducono a confutare, seppur senza reale consapevolezza,l'affetto e la
serenità degli altri.
Nessuno mi ha mai costretto a lavare il bagno da solo,ma se qualcuno dovesse aiutarmi in futuro vorrei che come minimo avesse letto almeno una volta "Il nome della Rosa".
A proposito di rose, tempo fa mi è venuta a trovare una mia cara amica con il suo scavatore nuovo di zecca e ne ho approfittato per farmi spostare una zolla di terra secca che avevo al bordo del giardino.
Parlammo per tutta la notte di geometrie non euclidee e di equazioni differenziali del secondo ordine davanti ad un buon bicchiere di vino,fino a quando lei mi guardò negli occhi e mi fece capire il vero motivo della sua venuta.
Se devo essere sincero avevo capito subito che c'era qualcosa che non andava in lei,
l'avevo capito quando,durante un suo tentativo di dimostrare il postulato delle parallele,disse
piangendo che il volume della calotta sferica era: (base * altezza) / 2.
Non furono le sue lacrime ad indicarmi la sua sofferenza,ma il grossolano errore di non tenere
conto di pigreco in un così elementare lemma.
Lì per lì mi arrabbiai molto con lei,però poi mi tranquillizai perchè mi spiegò che la vera ragione
per cui era venuta da me era perchè doveva sostituire il cugino,impossibilitato da un improvviso
attacco di colite, in uno stand alla fiera bimestrale dei prodotti per la pulizia della casa
e che voleva il mio appoggio spirituale perchè non si sentiva all'altezza di tale compito.
Io facendo cenno di no con la mano accettai passivamente il suo invito.

giovedì, maggio 18, 2006

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 6/6)

Io rimasi sconvolto dalle sue parole poichè mi aspettavo di vedere in questi 10 giorni almeno un orso con una farfalla proprio come facevano vedere le vidocassette.
Ad un certo punto mi fu chiaro tutto.I rapporti sessuali vengono fatti tra uomini e donne,
non tra orsacchiotti e farfalle come erroneamente decantavano quei video per bambini.
Decisi di tornare nella famosa isola da dove, anni prima, ero fuggito semplicemente per chiarire a quelle persone i loro dubbi su quella fantomatica domanda.
Con il mio nuovo bagaglio culturale mi presentai dinnanzi a quelle persone,che dopo anni, erano ancora lì fermi pensando alla soluzione di quell'angusto quesito.
Con un sorriso spavaldo indicai il sole e dissi:"Quel film non è di Helmer!".
La ragazza diede immediatamente uno schiaffo ad uno dei bambini e gli disse:
"Hai visto brutto bambinetto...ora mi devi dare 10.000 lire che equivalgono a 10 euro".
Contento di aver ristabilito la mia supremazia con i miseri villani ignoranti decisi di tornarmene a casa a riposare e di denunciare la casa produttrice di quei falsi video diseducativi per bambini.

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 5/6)


Ad un certo punto apparve davanti ai miei occhi una strana donna con dei lunghi capelli ricci e degli occhiali quadrati stile neorinascimentale che mi portò in una stanza e mi fece accomodare su una poltrona molto chic a forma di snorky.
Subito mi chiese se ero un semplice viandante sperduto oppure uno dei tanti che invano cercava di carpire le sublimi arti della semiotica.
Appena le fu chiaro che ero lì solamente per scopi filosofici se ne andò dalla stanza dicendo queste parole:
"La somma sacerdotessa sarà presto qui per provare il tuo valore.La semiotica delle azioni elegiache non può essere imparata da un
qualsiasi stolto viandante".
Io non ebbi paura di questa minaccia,infatti ero sicuro del fatto mio e di quelle preziosissime cassette che mi avevano chiarito tutto quello che ancora mi rimaneva oscuro.
Dopo qualche minuto vidi scendere dalle scale una donna che però apparentemente sembrava la stessa che mi aveva accolto,ma solo con i capelli lisci e le lenti a contatto.
Si presentò come la somma sacerdotessa e si spoglio dei suoi vestiti davanti al mio sguardo incredulo.
Non ero abituato a tale evento poichè in passato non mi ero mai azzardato a toccare una donna
perchè mi fidavo di mia mamma che, quando ero piccolo, mi diceva sempre che le donne erano cattive e si facevano sposare per poi rubarti la casa e la felicità attraverso avvocati e cavilli legali.
Mi fece rimanere avvinghiato a lei per 10 interminabili giorni parlando di semiotica del bene immutabile mentre facevamo strani riti che non avevo mai visto in nessuna delle famose videocassete degli orsi.
All'alba del decimo giorno con grande stupore mi guardò e disse:"Tu sei l'unico che è riuscito a superare la prova ed ora la tua preparazione sulla semiotica è completa.Puoi andare!".

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 4/6)

Fu per me uno shock sentire queste parole poichè io ero un sommo difensore e cultore delle
arti del pensiero quindi non sarei mai riuscito a superare tale prova fisica.
La prima cosa che mi venne in mente fu di iniziare da alcune video cassette che mi facevano vedere da bambino i miei genitori.Guardandole riuscii a capire finalmente come nascono i bambini,ovvero da orsacchiotti che abbracciano farfalle.
Dopo aver imparato a memoria le morali che dava l'orsacchiotto a fine cassetta mi resi conto che dopotutto
ero pronto a partire alla volta degli appennini per seguire queste strane lezioni di semiotica.
Arrivato sulla sommità della montagna, che mi aveva indicato il maestro, mi ritrovai davanti un portone alto parecchi metri e dall'apparenza molto lugubre.
Su di esso c'erano incise alcune parole incomprensibili del tipo "enotrop li eregnips atsab.otrepa è" che mi fecero subito pensare a qualche sorta di antica frase arcaica per scacciare gli sventurati come me.
Mi appoggiai al portone per origliare e con mia grande sorpresa scoprii che era già aperto.
Tutto intorno a me c'era un bellissimo giardino curato sin nei minimi particolari.
L'unica cosa che mi sembrava di pessimo gusto era un tavolino a forma di fiore e un altro che mi ricordava un wc.
In quel frangente non potei dire nulla poichè erano firmati da un famosissimo designer di Torino però se avessi potuto avrei fatto presente lo scempio ai padroni di casa.

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 3/6)

Mi recai immediatamente dal mio emerito maestro spirituale che in quel periodo stava facendo una vacanza relax a Viareggio assieme ad alcuni suoi parenti stretti della zona.
Appena vide il mio sguardo comprese subito quanto avevo sofferto e mi chiese di
raccontargli l'accaduto.
Dopo avergli confessato tutte le mie colpe mi guardò con occhi pieni di compassione e mi mise una mano sulla fronte dicendomi con tono di voce paterno:"Esiste chi può aiutarti,non temere.
Ti dirò di chi si tratta solo a tempo debito.Ora vai!I tuoi discepoli ti aspettano.".
Tornato alla vita esoterica di sempre attesi più di 5 anni prima di ricevere risposta dal mio maestro.
Una mattina,infatti, dopo che negli anni mi ero largamente convinto che la risposta del mio maestro non sarebbe mai arrivata,
mi arrivò uno strano postino vestito tutto di nero con una lettera di forma triangolare su cui c'era un sigillo in cera lacca.
Passai ore a capire da quale lato quella misteriosa busta si doveva aprire.Poi mi arresi.
Per questo motivo decisi di tornare dal mio maestro,che nel frattempo era tornato
in Tibet.
Quando fui dinnanzi a lui gli porsi la busta e gli chiesi se quest'ultima era mi era stata inviata da lui per risolvere il problema che tanto mi affliggeva.
Mi prese subito la busta e con un coltello da cucina riuscì,con mio grande stupore,ad aprirla.
La busta conteneva una bolletta dell'ENEL da pagare, ormai scaduta da anni e solo in quel frangente capii perchè mi era stata pignorata la casa.
Stavo ripartendo per tornare alla mia umile dimora quando il sommo maestro mi disse che ero
finalmente pronto e che potevo essere illuminato dalle sue parole che tanto avevo atteso.
Mi parlò di una strana donna che viveva in un piccolo paesino sull'appennino e che,secondo quanto diceva il maestro,era considerata una delle massime conoscitrici della semiotica surreale,ovvero la regina di tutti gli studi semiotici sull'esistenza.
Mi disse anche che questa donna insegnava questa filosofia attraverso dei riti a sfondo
sessuale e solo a colui che avrebbe resistito 10 giorni ininterrotti sarebbe riuscito ad apprendere
tale filosofia.

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 2/6)

La diatriba nasceva dalla scena madre di uno dei film più famosi di Helmer,quella dove un punk, con il giubbotto di pelle, dentro la vasca da bagno piena d'acqua leggeva il terzo canto della divina commedia con dei languidi occhi carichi di odio.
I bambini sostenevano che il punk era un ex assicuratore che era stato cacciato dal suo posto di lavoro perchè diceva la verità ai clienti,mentre la ragazza sosteneva il fatto che la vasca fosse solo una figura retorica che stava a simboleggiare il parallelismo tra vita etica ed esistenza effimera e che il punk leggeva la divina commendia solo, ed esclusivamente, perchè aveva avuto un shock preadolescenzialedovuto al decesso prematuro della sua tartaruga,che lui chiamava con tanto amore geom. Giorgetti.
Io ebbi una grandissima crisi dovuta al fatto che la mia memoria ricordava che la tartaruga si chiamava
Ing. Masetti e non geom. Giorgetti.
Lì per lì feci finta di niente ma avevo i loro sguardi dritto negli occhi e non potevo non chiarire
il loro banale dubbio...
Ma come facevo?Non ne ero certo neanche io della risposta.
Nemmeno un maestro della metafisica aristotelica come me non era in grado di rispondere a quella puerile domanda.
Mi venne una crisi epilettica e iniziai a contare a ritroso in aramaico antico...
Arrivato al numero zero non ressi la pressione e scappai via in lacrime dinnanzi a quel puerile dibattito.
Per mesi interi presi psicofarmaci in confezioni biodegradabili e nonostante questo non chiusi occhio pensando all'irritante umiliazione che la mia persona aveva avuto dinnanzi a quelle persone.

La semiotica new age della metafisica cinematografica (PARTE 1/6)

Molti dei miei discepoli,passati (ora rispettabili maestri) e presenti,spesso mi domandano se la mia somma istruzione e ricerca della perfezione è stata mai surclassata da qualcuno o qualcosa.
Solitamente quando mi viene fatta questa domanda,decanto un mesto avvenimento della mia vita che vorrei dimenticare ma che comunque può essere formativo per tutti coloro che, come me,sono diventati dei gran maestri dell'opinabile essenza della perfezione.
Durante una vacanza premio,vinta inviando in busta chiusa una barretta di cioccolata energetica comprata in palestra,mi trovai per caso ad ascoltare le dolci parole di un apparentemente indifesa ragazzina.
Questa donna stava parlando con tono di sfida a dei bambini del posto e la cosa mi ha subito incuriosito.
Stava facendo un acceso dibattito sulla "semiotica del cinema di Helmer" lanciando ai pargoli delle parole molto dure e particolarmente taglienti.
Ad un certo punto poi si trovarono talmente tanto in discordanza che chiamarono me come giudice della
loro tenzone filosofico-cinematografica.

sabato, maggio 13, 2006

Quiz filosofico paradossali

Mentre navigavo nel mare esadecimale di internet ho trovato un interessante paradosso da proporvi.Eccolo:
  1. In questo elenco ci sono due errori.
  2. Roma è la capitale dell'Italia.
  3. Due per due è uguale a cinque.
  4. Il gatto è un mammifero.

Quali sono gli errori?

venerdì, maggio 12, 2006

Questo enunciato è falso

Se l’enunciato è falso, allora non è vero ‘che è falso’ ; quindi sarà vero ; ma se è vero, allora è vero ‘che è falso’ ; quindi....si può proseguire all’infinito senza mai trovare una conclusione convincente . E’ vero se è falso, e viceversa. Questo enunciato viola la suddivisione degli enunciati in veri e falsi.

Il testamento di Gargamella

Può un bambino comprendere quella conoscenza che ci è stata data a noi più anziani dalle esperienze di vita senza averle effettivamente vissute ma semplicemente sentite dire?
Vorrei fare questo esperimento metafisico facendo un raffronto con i puffi e cercando di spiegare in modo più comprensibile ai piccoli alcune particolari tematiche.
Mentre stavo tornando a casa mi è venuto in mente quanto abbiano sofferto alcuni personaggi che mi hanno visto crescere e che io considero la mia famiglia.
Uno di questi è sicuramente Gargamella,che ha passato la vita alla ricerca della felicità insieme ad un gatto di discutibile presenza.
Come può questo personaggio aver sprecato tutta la sua esistenza nella ricerca dei puffi?
Pensateci bene.Le sue motivazioni non possono essere solo di tipo culinario... dopotutto neppure il più obeso degli americani avrebbe sprecato tante energie per un semplice pasto.
Il vero motivo è molto più sottile ed essenzialmente lascia molta amarezza in bocca di quei pochi che lo hanno realmente compreso.
Pensate alla solitudine che man a mano ha riempito la vita di questo individuo,pensate alla totale mancanza di persone vicine con cui parlare e crescere...un gatto non può,anche se aiuta,appagare sotto questo senso.
Vi siete chiesti poi chi gli lavava i panni,chi gli faceva le pulizie,chi gli stirava i vestiti?
Faceva tutto da solo con l'aiuto della sua solitudine.
Tutto questo background ha fatto si che la rabbia e l'odio per tutte le cose animate crescesse a dismisura con il passare del tempo e non potendo sfogare la propria ira sul gatto decise di darsi un obbiettivo ben preciso...la cattura dei puffi.
Ora che è visibilmente in quello che metaforicamente si chiama "l'inverno della vita" deve finalmente fare quell'ultimo resoconto a se stesso sulla sua condotta.
Ha lottato tutta la vita per qualcosa di fuggevole e privo di importanza.Con che coraggio allora lascerà questo mondo che lo ha visto bambino ed ha assistito alla sua degenerazione?
Perchè aveva ingenuamente cercato la sua felicità nell'infelicità di alcune piccole e indifese creaturine blu?
Le suddette creature,dal canto loro, non hanno mai voluto il suo male e al contrario si sono goduti la vita cercando di fare del bene a loro e agli altri.
Perchè in queste creature non è nato un sentimento di odio?Perchè in Gargamella invece si?
Cosa lo ha portato alla gelosia?Perchè si tenta di risolve la gelosia con il male altrui?Perchè in tutti quegli anni non ha capito che il suo modo di fare era fallimentare per lui e per gli altri?Solitudine?Orgoglio?Se avesse avuto una persona vicino si sarebbe comportato in un'altra maniera?Se avesso potuto confrontarsi con altre persone che non la pensavano come lui sarebbe comunque cambiato qualcosa?E' sempre stato solo oppure non è stato in grado di mantenere un rapporto duraturo con la persona/e che prima aveva vicino?
A voi le conclusioni.

giovedì, maggio 11, 2006

La georeferenziazione di un emozione fuggente

Tempo addietro il mio spirito guida mi consigliò di accaparrarmi su un'asta on-line una serie di alambicchi rotti ed un fornellino a gas per il campeggio.
Dopo averli ricevuti gli chiesi a cosa sarebbero serviti ma lui sparì nel nulla senza darmi una spiegazione.
Stetti 2 giorni e 2 notti davanti al fornellino cercando di comprendere il vero scopo di quell'infernale soprammobile.Quando fui lì per svenire ebbi una visione di una donna bellissima che mi accoglieva tra le sue braccia,mentre con un ghigno quasi di sfida,iniziò a decantare alcune frasi in latino.
Quando mi risvegliai l'unica cosa che avevo in mente era quell'ablativo che utilizzò con tanto disprezzo durante l'esposizione massonica della seconda declinazione.Queste testuali parole poi mi fecero capire che si trattava solamente di un gerundivo mal utilizzato e irregolare: "Venio nunc ad voluptates agricolarum, quibus ego incredibiliter delector, quae nec ulla impediuntur senectute et mihi ad sapientis vitam proxime videntur accedere".
Per ora mi permane il dubbio che questa donna e il mio spirito guida fossero d'accordo per un operazione di bancarotta fraudolenta ai danni del sottoscritto.
Una cosa è certa non comprerò più alambicchi rotti sulla grande rete.

La felicità secondo una matita colorata

E' per me d'obbligo uscire un attimo dai soliti temi filosofici e parlare di una persona che oramai tutti conosciamo.
Il mio caro amico, il venerabile maestro Pomodoro, secondo alcune indiscrezioni, si è innamorato di una certa Carla dagli occhi blu e secondo alcuni studiosi del caso lei ricambia.
Oggi è una giornata di festa per tutti noi.Auguro a Pomodoro, alias coMar bruzziVal (ho usato uno pseudonimo per motivi di privacy), un periodo pieno di felicità e soddisfazioni.
Chiedo ai miei allievi di fare altrettanto.

sabato, maggio 06, 2006

Il ritratto voluttuoso dell'antica perseveranza stoica

Tempo addietro mi recai presso un convento di monaci shaolin fondamentalmente per screditare alcuni di loro.Durante il viaggio decisi di ammettere come indiscutibile l'onnipotenza divina e cercai dunque di diffondere il verbo e proteggere la religione, dando così vita ad un totalitarismo cristiano che mi portò dopo qualche tempo sull'orlo di una crisi teologica proveniente, sostanzialmente,dal mio credo totalitario.Non riuscii mai a togliermi dalla testa gli insegnamenti della setta filosofica araba dei Motakallimun,di cui facevo parte durante l'infanzia.Questo rese le mie idee sulla zelotipia finalmente delle certezze metafisiche che si sostituirono,con il tempo, alla mia visione illuminista della sfera religiosa. Alcuni sfortunati eventi mi portarono a criticare ferocemente la falsa coscienza di alcune lobby discografiche del tempo e a considerare "idiografico" qualsiasi entità appartenente a queste ultime.Con questo non vorrei confondere coloro i quali attribuiscono l'esistenza sostanziale ad un concetto astratto (nel caso in questione mi riverisco al significato stoico della parola), ma semplicemente dare una visione più completa di quella che è,secondo la grammatica e la logica medioevale,una riunione di persone, avente lo scopo di depistare chiunque intralci i loro interessi.

mercoledì, maggio 03, 2006

Pensieri e false coscienze di uno sconosciuto parallelismo etico


Quando conobbi il mio spirito guida gli proposi un diorisma che da tempo occultava i miei pensieri.
Lui dal canto suo , autoconsideratosi maestro di eziologia,mi rispose con alcune alliterazioni e distici elegiaci.Io non comprendendo la vera origine di tali asserzioni mi ritrovai immerso in alcuni ragionamenti gnoseologici di scarsa entità.
Quando mi fece notare che il labirinto astratto su cui ognuno di noi ricalca il proprio carattere non deve essere solo una mera distinzione tra ontico ed ontologico, ma più semplicemente accedere a quei quantificatori che l'esperienza ci obbliga ad analizzare giornalmente, pensai che lo scienticismo era l'unica vera soluzione alle mie sofferenze.
Armato di buona volontà decisi di trovare le mie risposte in una corrente filosofica cinese che canonizzò gli insegnamenti contenuti nel libro nero del moralismo confuciano.

martedì, maggio 02, 2006

La mattina ha l'esoterismo in bocca


Questa mattina mi sono svegliato pensando a qualche metodo palliativo per risolvere i miei problemi di coscienza con il prossimo.
In senso lato credo che la mia visione surreale della indulgenza sia a dir poco deplorevole, ma questo non implica che non sia degna di lode.
Possiamo concepire il prossimo in prossimita' di una crisi interiore e quindi non riusciremo mai ad applicare i lemmi della vita di tutti i giorni su normali individui privi di sollecitazioni culturali.
Durante una lettura serale sulla defraudazione dell'immortalità ho scoperto che alcune persone provenienti dall'est europa hanno condannato,di comune accordo, l' illegalità dell'aggiotaggio come reato punibile.
Ritengo la cosa molto opinabile e dal mio punto di vista, solo attraverso l'imperitura testimonianza del vero possiamo capire quanto effimero sia il progresso e quanto sia utopica l'infinita ricerca del giusto.

lunedì, maggio 01, 2006

La languida frammentazione dell'essere etereo

Per quanto nauseabonda possa diventare la presenza di un entità concreta in un contesto astratto c'è la possibilità che, attraverso il banale processo dell'anamnesi,si possa arrivare all'archè prima che lui arrivi a noi.
Con questo non voglio dire che una trasmigrazione di gruppo possa essere la strada sbagliata da percorrere, però il problema dell'esistenza di un io represso e stanco di vivere può risollevare quelle che sono le grandi teorie dei filosofi del XV secolo.
Attraverso la maieutica, che arriva alle vostre fragili menti attraverso questo freddo spazio digitale, vorrei insegnarvi le diverse tipologie di perfezione di pensiero che da anni sto studiando.
Non abbiate timore della apparente inesattezza del mio flusso di pensieri, la soluzione è sempre più vicina e cercherò,con l'aiuto dei miei discepoli, di dirigere le vostre menti in un luogo di serenità e consapevolezza.